Se osserviamo la cartina del Sud America, noteremo un paese dalla forma particolare, lunga e molto sottile, che con il suo deserto di Atacama a nord confina con il Perù, e quasi tocca l’Antartide con la sua Terra del Fuoco a sud, e che è affiancato a Ovest dall’oceano Pacifico e ad est dalla Cordigliera delle Ande.
Questo paese è il Cile.
La sua vastità culturale è impressionante, ricordiamo solamente i premi Nobel Pablo Neruda e Gabriela Mistral, gli scrittori Isabel Alliende e Luis Sepulveda, la cantante e poetessa Violeta Parra, il famoso gruppo Inti-Illimani ed il pianista Claudio Arrau.
Il Cile è famoso per l’ottimo vino, il cibo, la cueca, i terremoti e i paesaggi mozzafiato, ma non per la musica cosiddetta “colta” di tradizione europea, che fu introdotta solamente nel XVI secolo dai missionari gesuiti. In questo articolo voglio parlare soprattutto del Teatro Municipal di Santiago e della sua musica, ma non dimentichiamo la ricchezza e l’importanza delle musiche di tradizione popolare di questi luoghi, sia del Cile che di tutto il sud America.
Il Teatro Municipal di Santiago è il centro culturale più antico del paese. Spiccano le sue produzioni d’opera, i balletti, i concerti sinfonici e da camera.
L’edificio, ispirato allo allo stile neoclassico francese, fu disegnato dall’architetto Claudio Francisco Brunet des Baines, e fu inaugurato il 17 settembre 1857 con l’opera “Ernani” di Giuseppe Verdi e l’allestimento a carico di una compagnia italiana.
Il teatro sviluppò fin dalla sua origine un’attività molto rilevante per l’epoca e divenne il principale luogo di sviluppo e diffusione della cultura. Il teatro Municipale è amministrato dalla Corporaciòn Cultural de Santiago e ospita istituzioni fondamentali per lo sviluppo artistico nazionale, come l’Orchestra Filarmonica, il Ballet de Santiago ed il Coro del Teatro Municipal, oltre a un completo corpo tecnico con atelier di abiti, scarpe e scultura tra gli altri.
La sala principale del teatro ha una capienza di 1500 persone, quella secondaria (sala Claudio Arrau) 250.
Dal 2010 il suo direttore principale è il M° Rani Calderon, direttore e pianista di origine israeliana.
L’orchestra è un’icredibile esempio di integrazione con musicisti che provegono da tutto il mondo: Stati Uniti, Inghilterra, Russia, Italia, Spagna, Perù, Polonia, Lituania, Bulgaria.
Tanto i cileni sono pronti ad accogliere i “nuovi arrivati”, tanto questi sono aperti ad imparare e conoscere una nuova lingua e una nuova cultura.
Le differenze culturali incuriosiscono e le somiglianze uniscono, tutto questo per la musica, una passione comune.
Lo scorso febbraio ci fu un terribile terremoto (dell’8° scala Mercalli a Santiago, e del 9° nell’epicentro a largo della costa di Maule), e molti edifici riportarono importanti danni.
Il teatro è pienamente attivo dallo scorso agosto: la priorità è stata rendere agibili e attivi innanzittutto la sala principale e la sala Arrau per rispettare il programma della stagione. Subito dopo sono iniziati, e continuano tuttora, i minuziosi lavori di ricostruzione e restaurazione di uno dei più importanti Monumenti Nazionali.
Purtroppo questa non è la prima volta che il teatro subisce profondi danni: nel 1870 fu distrutto quasi completamente da un incendio, e i terremoti del 1906 e 1985 provocarono profondi danni.
Nonostante ciò, come la fenice rinasce dalle proprie ceneri, il teatro Municipal torna a ridar musica dai propri… mattoni!