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La rinascita dell’arpa in Iran: Shamim Minoo interview!

Quest’anno all’International Harp Contest in Italy Suoni D’Arpa, la vincitrice del primo premio della categoria Senior è stata l’iraniana Shamim Minoo, di soli 18 anni. La giuria ha espresso un voto unanime di eccellenza per la sua magistrale esecuzione del programma (Domenico Scarlatti “Sonata K.208”, Marcel Tournier “Images Suite n°4, Mikhail Mchedelov “Variazioni su un tema di Paganini”, Jacques Duphly “La PothouȈȉn” e Esteban Benzecry “Alwa”). A Saluzzo Shamim ha ritrovato Valentina Meinero ed è stata per lei una grande emozione! Nel 2019 avevamo pubblicato un articolo che riportava l’esperienza di Valentina in Iran. Lo riproponiamo insieme alla recente intervista che siamo molto felici di pubblicare. This year at the International Harp Contest in Italy Suoni D’Arpa, the winner of the first prize in the Senior category was the Iranian Shamim Minoo, just 18 years old. The jury expressed a unanimous vote of excellence for his masterful performance of the program (Domenico Scarlatti “Sonata K.208”, Marcel Tournier “Images Suite n°4, Mikhail Mchedelov “Variations on a theme by Paganini”, Jacques Duphly “La PothouȈȉn” and Esteban Benzecry “Alwa”). In Saluzzo Shamim found Valentina Meinero and it was a great emotion for her! In 2019 we published an article reporting Valentina’s experience in Iran. We present it again together with the recent interview that we are very happy to publish.

Intervista a Shamim Minoo (by Valentina Meinero)

Valentina Meinero e Shamim Minoo a Saluzzo, 1° settembre 2023

Dear Shamim, we meet after about 10 years, we said goodbye in Iran and saw each other again in Italy where you won the first prize in Cat. C at the Suoni d’Arpa International Competition!!!! I’ m going to ask you to tell me about your course of study and about the harp development in Iran after 2011.

Cara Shamim, ci rincontriamo dopo più di dieci anni, ci siamo salutate in Iran e ci siamo reincontrate in Italia dove hai appena vinto il primo premio nella categoria C al Concorso Internazionale Suoni d’Arpa!!!!! Ti farò qualche domanda sul tuo percorso e sullo sviluppo del progetto relativo alla divulgazione dell’arpa in Iran dopo il 2011.

Why did you choose to play the harp?

Perchè hai scelto di suonare l’arpa?

The first time that I came across harp was in Pars music institute, I quickly fell in love with its sound. It reminded me of angels in cartoons. Everyone told me that you are so young and your body is so petite so you can’t start harp at that age, so I decided to try harp classes for about three months, after three months I was sure that harp is for me! Since I was young, I always wanted to be special and I think even now, being a harpist in Iran is still so unique and one of a kind.

La prima volta che ho incontrato l’arpa è stato presso il Pars Music Institute, mi sono rapidamente innamorata del suo suono. Mi ricordava gli angeli nei cartoni animati. Tutti mi dicevano che ero così giovane e minuta, che non potevo ancora iniziare alla mia età, così ho deciso di provare a prendere lezioni di arpa per tre mesi, dopo tre mesi ero sicura che l’arpa fosse il mio strumento! Fin da quando ero piccola ho sempre voluto essere speciale e sono convinta tutt’oggi che essere un’arpista in Iran mi renda unica e sia una cosa unica nel suo genere.

How old were you, where and with whom did you start harp?

Quanti anni avevi, dove e con chi hai iniziato a studiare arpa?

I started at the age of six in Pars music institute with Fattaneh Shahin.

Ho inziato a studiare arpa a sei anni presso il Pars Music Institute con Fattaneh Shahin.

Shamim (la bambina in viola) all’inizio dei suoi studi con Fattaneh Shahin

Please, tell me about your course of study.

Come si è successivamente sviluppato il tuo percorso di studi?

I started with Fattaneh Shahin, then after two years, I started to having masterclasses with Roberta Alessandrini in Italy, Şirin Pancaroğlu in Turkey and Iran, Agnė Keblyte in Italy and Victor Hartobanu in Iran. In 2016 I competed in my first international harp competition in Limoges, France « Concours Français de la harpe » where I won the first prize, but not in an advanced category but it is still so important to me because it was the first time that I saw Veronique Chenuet. She is one of the kindest people that I have ever met. I stayed at her house for one week before competition (She didn’t even know me before but she welcomed me in her house! ) and it was the first time that I had classes with her. She came to Iran twice. When I was 12, I started to work with different orchestras such as Tehran symphony Orchestra, Iran national orchestra. I played Mozart’s concerto for flute and harp with Iran youth orchestra for the first time in Iran! A year after, when I was 13 I won the first prize of « Concours Français de la harpe » but in the highest category,I’m so grateful for that I had Veronique Chenuet as my instructor at that time. In 2019 I gave two recitals in Paris and Limoges that was a part of my prize from « Concours Français de la harpe ». After that I was ensured that I wanted to be a professional harpist so I entered the Conservatoire à rayonnement régional de Paris and started my lessons with dearest Ghislaine Petit-Volta, She is an amazing pedagogue with a really generous personality! After a year of studying with her, in 2021 at the age of 16 I entered the Conservatoire National Supérieur de Paris in Isabelle Moretti and Geneviève Létang’s class. They both have a very special place in my heart. In 2022 I won the first prize of Szeged international harp competition. Now Im happy to say that I’ve won this year’s Suoni D’Arpa competition!

Ho iniziato con Fattaneh Shahin, poi dopo due anni ho iniziato a frequentare masterclass con Roberta Alessandrini in Italia, Şirin Pancaroğlu in Turchia e Iran, Agnė Keblyte in Italia e Victor Hartobanu in Iran. Nel 2016 ho partecipato al mio primo concorso internazionale di arpa a Limoges, Francia « Concours Français de la harpe » dove ho vinto il primo premio, ma non nella categoria avanzata, tuttavia il risultato è stato importantissimo per me anche perché ho incontrato Veronique Chenuet. Lei è una delle persone più gentili che abbia mai incontrato. Rimasi a casa sua per una settimana prima del concorso. Non mi conosceva, ma mi ha accolta a casa sua! Ho iniziato a prendere lezioni da lei. È venuta in Iran due volte. Quando avevo 12 anni, ho iniziato a collaborare con diverse orchestre come la Teheran Simphoney Orchestra e l’ Orchestra Nazionale Iraniana. Ho suonato il concerto di Mozart per flauto e arpa con Orchestra Giovanile Iraniana per la prima volta in Iran! Un anno dopo, quando avevo 13 anni, vinsi il primo premio del «Concours Français de la harpe» nella categoria avanzata, sono grata per aver avuto Veronique Chenuet come mia insegnante in quel periodo. Nel 2019 ho dato due recital a Parigi e Limoges che facevano parte del mio premio al «Concours Français de la harpe». Dopo questa esperienza ero sicura di voler diventare un’arpista professionista, sono entrata al “Conservatoire à rayonnement régional” de Paris e dove ho iniziato a studiare con la carissima Ghislaine Petit-Volta, che è una straordinaria didatta con una personalità davvero generosa! Dopo un anno di studio con lei, nel 2021 all’età di 16 anni sono stata ammessa al “Conservatorio Nazionale Superiore” di Parigi dove ho continuato il percorso di studi con Isabelle Moretti e Geneviève Létang. Entrambe hanno un posto molto speciale nel mio cuore. Nel 2022 ho vinto il primo premio al Concorso Internazionale di arpa di Szeged. Ora sono felice di dire che quest’anno ho vinto il concorso Suoni D’Arpa!

Which teacher particularly influenced your playing?

Quale insegnante ha particolarmente influenzato il tuo modo di suonare?

Isabelle Moretti was my role model since when I was 8 but when I started having classes with her, I realized why she is one of the most famous harpists in the musical community.

She has been helping me alot to improve in playing the harp specially helping me with improving my technique ; she also encouraged me to completely open my heart while playing which helped me become more creative with expressing my emotions through music.

I’m so grateful to have her as a teacher now, There’s so much to say about her that no words can describe it!

Isabelle Moretti è stata il mio modello di arpista fin da quando avevo 8 anni, ma quando ho iniziato a frequentare le sue lezioni ho capito perché è una delle arpiste più famose nel panorama musicale internazionale. Mi ha aiutata a migliorare molto il mio modo di suonare l’arpa, soprattutto incrementando la mia tecnica e mi ha anche incoraggiata ad aprire completamente il mio cuore mentre suonavo, il che mi ha aiutata a diventare più creativa nell’esprimere le mie emozioni attraverso la musica. Sono così grata di averla come insegnante anche adesso, c’è così tanto da dire su di lei che non ci sono abbastanza parole per descriverla!

Shamim Minoo with Isabelle Moretti

What are your future projects?

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

I’m planning to participate in the next edition of USA international harp competition which is in about two years! This year I’ll have my bachelor graduation recital so I’m preparing a special program for it! I’m also looking forward to play in some festival orchestras but I’m not sure if it’s gonna fit my schedule !

After USA international harp competition I still have a year in Conservatoire so I’m planning to prepare myself for some orchestral auditions.

Ho intenzione di partecipare alla prossima edizione dell’USA International Harp Competition che si terrà tra circa due anni! Quest’anno sosterrò il mio “bachelor graduation recital” e sto preparando un programma speciale per questo esame!! Sto anche cercando di suonare con orchestre in occasione di festival, ma non sono sicura di riuscire a programmare il tutto! Dopo il Concorso Internazionale d’arpa in Usa frequenterò ancora per un anno il Conservatorio di modo da prepararmi per alcune audizioni per le orchestre.

Are you currently studying in Europe? Do you plan to collaborate with Iranian schools in the future to allow Iranian students to study with you? Even just occasionally as a masterclass?

Al momento studi in Europa esatto? In futuro pensi di collaborare con scuole Iraniane per permettere a studentesse iraniane di studiare con te? Anche solo saltuariamente come masterclass?

As I said,I study In Paris Conservatorie. Yes of course but not in Iranian schools. I want to have my own harpschool in Iran in the future!

Come ho detto studio al Conservatorio di Parigi. Sicuramente, ma non in scuole iraniane, io voglio creare prossimamente la mia scuola di arpa in Iran!!

Tell me: one of the most significant experiences related to your life as a harpist and one of the greatest difficulties you overcame.

Raccontami una delle esperienze più significative relative alla tua vita da arpista e una delle più grandi difficoltà che hai superato.

The most significant experience that I have ever had was when I won the first prize of « Concours Français de la harpe » at the age of 13, the hardest thing was that I had learnt lots of wrong techniques with mistakes in Iran and it was really difficult and challenging to relearn techniques in the actual standard way but Im glad that I did it, thanks to my current teachers!The second difficult thing for me was When I moved to Paris all alone at the age of 15 to pursue harp, not to mention that it was during the lockdowns so it was even harder!

It’s very challenging and difficult to manage an independent life from your parents when you are underage.

L’esperienza che ha significato maggiormente per me è stato vincere, all’età di 13 anni, il primo premio al « Concours Français de la harpe ». La difficoltà più grande che ho incontrato è stata correggere gli errori della tecnica che ho appreso in Iran, per adeguarmi agli standard attuali, ma sono orgogliosa di averlo fatto, grazie alla mia attuale insegnante! Altra difficoltà è stata trasferirmi a Parigi all’età di 15 anni per proseguire il mio percorso di studi musicali, inoltre è avvenuto durante i lockdowns e per questo è stato ancora più complicato! E’ un grande cambiamento e non è facile vivere lontani dai propri genitori quando si è minorenni.

What advice would you give to young harpists in Iran and abroad?

Quali consigli daresti a giovani arpiste sia tue connazionali che non che desiderano intraprendere questo percorso?

If you love music and you enjoy playing harp even as a hobby never stop it! And don’t listen to others and just believe in yourself ! At the beginning of my journey no one really believed in me except for my mother so I was somehow on my own, so please never underestimate your power. And always try to make music with your heart not only because you are forced to or anything!

Se amate la musica e vi divertite a suonare l’arpa anche solo per hobby non smettete! Non ascoltate gli altri e credete in voi stessi! All’inizio del mio percorso nessuno credeva veramente in me eccetto mia mamma, quindi ero sola, ma per favore, non sottovalutate mai le vostre capacità! Provate sempre a suonare col cuore e non perché vi è richiesto o altro!

How did the harp project develop in Iran after 2011?

Come si è sviluppato il progetto di divulgazione dell’arpa in Iran dopo il 2011?

Fattaneh Shahin was our teacher, She tried to transfer all of her knowledge. She helped me to develop an international connection in harp community.

As I mentioned before we(Fattaneh’s students) had several masterclasses with the instructors I named of,but If I’m being honest, receiving masterclasses were not enough.

In 2017 we went to Turkey for Abrsm exams. In 2019 Fattaneh left Iran forever, Now most of her students are teachers teaching other students, so the situation is not good at all.

I’m very lucky for having Isabelle Moretti as my current teacher.

Fattaneh Shahin era la nostra insegnante di arpa e ha cercato di trasmetterci le sue conoscenze e mi ha aiutato ad avere contatti con la comunità arpistica internazionale. Come ho detto precedentemente noi allieve di Fattaneh abbiamo avuto occasione di partecipare a masterclasses con i docenti che ho menzionato, ma onestamente frequentare masterclasses non è abbastanza. Nel 2017 siamo andate in Turchia per sostenere gli esami Abrsm. Nel 2019 Fattaneh ha lasciato l’Iran per sempre e ora alcune sue allieve stanno insegnando, per cui la situazione non è rosea. Sono davvero fortunata a poter studiare con Isabelle Moretti.

Do you know other Iranian harpists who are continuing their studies? Are you in

contact?

Conosci altre arpiste iraniane che stanno continuando gli studi arpistici? Siete in contatto?

I know Tannaz Beigi who is continuing her studies in London and I wish her best of

luck! And no I’m not in contact with her.

Conosco Tannaz Beigi che sta continuando gli studi a Londra e le auguro il meglio e buona fortuna! Non sono in contatto con lei.

Is there anything I didn’t ask you that you would like to tell?

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti piacere di dire?

l’d like to thank my parents who supported me through my journey and encouraged me to pursue my dreams! I couldn’t have made it this far without them! And I’d also like to thank my mom who has always been there for me in my most joyful and my most lamentable days. She is the best mom that I could ever ask for.

And I wish a really bright future for all the harpists in Iran!

Vorrei ringraziare i miei genitori che mi hanno supportata nei miei viaggi e che mi hanno incoraggiata a seguire i miei sogni! Non avrei potuto arrivare così lontano senza di loro! Vorrei anche ringraziare mia mamma che mi è sempre stata vicina sia nei giorni gioiosi che in quelli tristi. E’ la migliore mamma che avrei potuto avere.

Auguro un futuro brillante a tutte le arpiste in Iran!

La rinascita dell’arpa in Iran

a cura di Valentina Meinero (articolo pubblicato il 26 settembre 2019)

Nel 2007 ho iniziato a frequentare il biennio di Arpa ad indirizzo concertistico presso il Conservatorio di Trento. Qui ho conosciuto Petra Arman, flautista, con cui ho sostenuto gli esami di musica da camera, ma non solo, siamo diventate anche amiche e colleghe, abbiamo condiviso sogni, idee e nel 2009 abbiamo fondato l’Associazione Culturale Musicale “Life for Art” con lo scopo di divulgare la Cultura Musicale italiana all’estero e sostenere i diritti delle donne tramite la diffusione della cultura come mezzo di emancipazione, anche in quei paesi dove vengono loro negati. Il nostro obiettivo era l’Iran: a tal fine ho contattato tramite e-mail Fattaneh Shain, musicista, direttrice di una scuola di Musica a Shiraz, insegnante di sintour e appassionata di arpa. Lei si è dichiarata entusiasta all’idea di conoscerci, in quanto il nostro progetto si sposava con il suo, nell’ambito della grandiosa idea di far rinascere l’arpa in Iran, strumento una volta conosciuto e da centinaia di anni caduto nell’oblio. Ci siamo incontrate per la prima volta durante le vacanze di Pasqua del 2010 a Losanna per definire i dettagli dei nostri progetti e lei mi ha proposto di diventare la sua insegnante di arpa. Ho accettato con entusiasmo.

Siamo partite nell’agosto 2010. Destinazione Shiraz.

A Shiraz siamo state ospitate a casa di Fattaneh, che aveva acquistato da Salvi Harps un’arpa modello Apollo, su cui ho potuto studiare e darle lezioni, un’arpa modello Daphne 47 ed una celtica modello Prima 38, destinata alla scuola di musica per poter iniziare a dare lezioni alle future arpiste iraniane. Fattaneh aveva inoltre organizzato due Concerti a Shiraz presso la Hafez Hall e due a Teheran presso la sala concerti Nihavaran. Per finanziare il progetto, comprendente l’acquisto delle arpe, le trasferte, il trasporto delle arpe e la pubblicità dei nostri concerti (che abbiamo tenuto gratuitamente) ha venduto la scuola di Musica. Ha iniziato a studiare arpa dimostrandosi da subito un’allieva appassionata e scrupolosa. A Shiraz abbiamo conosciuto anche Arash Abbasi e Arvin Sedaghatkish, musicisti e compositori che hanno scritto e dedicato a noi brani per arpa e flauto, arpa e nay, il flauto tradizionale iraniano e arpa, flauto e sintour, che abbiamo orgogliosamente inserito nei programmi dei nostri concerti.

Abbiamo conosciuto anche un artigiano che si era cimentato nella costruzione di arpe, destinate alla vendita alle future allieve iraniane, dal momento che, a causa del tasso di cambio, del viaggio e dell’embargo i costi per acquistare e trasportare arpe Salvi erano molto elevati. Tuttavia le arpe presentavano difetti e durante il viaggio abbiamo trovato anche il modo per poter permettere alle arpiste Iraniane di poter suonare su arpe Salvi.

In 2007 I enrolled on a two-year Harp performance course at the Conservatory of Trento. This is where I met Petra Arman, a flautist with whom I sat chamber music examinations, but not only. We also become friends and colleagues, we shared dreams, ideas, and in 2009 we founded the Musical Cultural Association “Life for Art” with the purpose of spreading Italian Musical Culture abroad and supporting women’s rights through the diffusion of culture as a means of emancipation, even in countries where those rights are denied. Our goal was Iran: to this end I contacted via e-mail Fattaneh Shain, a musician, director of a Music School in Shiraz and sintour teacher, with a passion for harp. She was enthusiastic about the idea of meeting us, because our project matched hers, within the scope of the great idea of reviving the harp in Iran, where this instrument had once been known but had then fallen into oblivion for hundreds of years. We met for the first time during the Easter Holidays in 2010 in Lausanne to draw up the details of our projects and she suggested I become her harp teacher. I accepted with enthusiasm. We left in August 2010. Destination Shiraz. In Shiraz we were welcomed in Fattaneh’s home. She had purchased from Salvi Harps an Apollo harp, on which I was able to practise and give her lessons, a Daphne 47 harp and a Prima 38 Celtic harp, destined to the music school for her to start giving lessons to the future Iranian harpists. Fattaneh had also organised two concerts in Shiraz at the Hafez Hall and two in Tehran at the Nihavaran concert hall. To finance the project, which included the purchase of the harps, the trips, the transport of the harps and the advertising of our concerts (which we gave free of charge), she sold the music school. She began to learn the harp, immediately proving to be a passionate and scrupulous student. In Shiraz we also met Arash Abbasi and Arvin Sedaghatkish, musicians and composers who composed and dedicated to us pieces for harp and flute, harp and nay, the Iranian traditional flute, and harp, flute and sintour, which we proudly included in the programs of our concerts. We also met a craftsman who had undertaken to build harps intended for sale to the future Iranian students as the costs to purchase and transport Salvi harps were very high, because of the exchange rate, the trip and the embargo. However the harps presented flaws and during the trip we also found a way that would allow the Iranian harpists to play Salvi harps.

I concerti hanno riscosso un successo inaspettato di pubblico e critica a cui hanno fatto seguito molti articoli di giornale che parlavano dell’arpa, delle concertiste italiane e del progetto di Fattaneh. Molte ragazze hanno iniziato a voler prendere lezione di arpa. Nei giorni successivi siamo volate a Teheran dove siamo state ospiti della cugina di Fattaneh e di sua nipote Raha. A Teheran siamo state convocate dal Ministero dei Concerti e ci è stato inaspettatamente comunicato che mancava un permesso affinchè potessimo tenere le prossime esibizioni: quello del Ministero Religioso. Nella calura estiva sono state portate e riportate via per tre volte le tazze di thè che avevamo lasciato raffreddare per la tensione dell’incontro. In Iran per tenere concerti, servivano ben 17 permessi e quello che mancava a noi era uno dei più importanti. Con sollievo abbiamo scoperto che potevamo rapidamente ottenere l’agognato permesso se avessi accettato di tenere un ulteriore concerto con la Tehran Symphony Orchestra. Il problema a quel punto sembrava risolto, ma io e Petra avremmo dovuto prolungare il nostro soggiorno in Iran, spostare le date dei concerti e dei voli e di conseguenza prolungare i visti. Petra avrebbe dovuto inoltre spostare l’esame di guida per ottenere la patente. Il solerte funzionario ci ha portato un telefono col quale effettuare chiamate internazionali affinchè Petra potesse chiamare in Italia la scuola guida e annullare l’esame. Nessuno rispondeva e solo allora ci siamo ricordate che era domenica, feriale in Iran dove il giorno festivo è il venerdì. Petra è comunque riuscita a contattare un famigliare che se ne occupasse. Il giorno seguente ho iniziato le prove con la Tehran Symphony, situata vicino alle ambasciate. Il programma prevedeva un programma di musica occidentale e un brano del compositore iraniano Loris Tjeknavorain che ho avuto l’onore di conoscere in quell’occasione. La direttrice d’orchestra era Nazanin Aghakhani all’epoca in dolce attesa. Fattaneh per l’occasione aveva fatto portare l’arpa Daphne 47 nella sede dell’orchestra. Un giorno sono sfuggita ad un terribile attentato contro il presidente iraniano. Abbiamo scoperto dai parenti italiani che a Teheran era stata fatta esplodere una bomba sotto un’auto, che si pensava trasportasse il presidente, parcheggiata nelle vicinanze alla sede dell’orchestra. I media locali non ne diedero notizia, ma dai parenti abbiamo scoperto che l’esplosione era avvenuta pochi minuti dopo la partenza del mio taxi. Tenuto l’apprezzato concerto con l’Orchestra Iraniana, rimandato l’esame di guida di Petra, ottenuto il prolungamento del visto, cambiati i biglietti aerei, avvisati i famigliari, abbiamo tenuto a Nihavaran i concerti che hanno conquistato Teheran. Il progetto era ormai avviato con successo, l’arpa in Iran era rinata. Siamo rientrate in Italia, il nostro è un arrivederci. Ho filmato decine di lezioni di arpa a Fattaneh affinchè potesse continuare da sola a studiare per un mesetto prima di raggiungermi in Italia e prima del mio prossimo viaggio. Abbiamo concordato che iniziasse ad insegnare a persone adulte e non a bambini in quanto lei era ancora agli inizi e seppure migliorasse rapidamente insegnare e formare un bambino era una grossa responsabilità. Tuttavia non si potevano ignorare le richieste di lezione da parte di future arpiste per permettere al progetto di decollare definitivamente. Fattaneh per ringraziarci ha acquistato tre catenine d’oro e ne abbiamo indossata una a testa.

Arrivederci Iran!!

The concerts were met with unexpected success by the public and the critics and were followed by many newspaper articles that spoke of the harp, of the Italian concert performers and of Fattaneh’s project. Many girls began wanting to take harp lessons. In the following days we flew to Tehran where we were received by Fattaneh’s cousin and her niece Raha. In Tehran we were summoned by the Ministry of Culture and Islamic Guidance and were unexpectedly informed that we lacked one authorisation to hold our next performances: that of the Religious office. The meeting was so tense that they had to bring and take away our cups of tea three times because they had gone cold in the heat of summer. To give concerts in Iran, as many as 17 authorisations were necessary and the one we were lacking was among the most important. To our relief we discovered that we could rapidly obtain the coveted authorisation if we agreed to give an extra concert with the Tehran Symphony Orchestra. The problem seemed solved at that point, but that meant that Petra and I would have to extend our stay in Iran, change the dates of our concerts and flights and therefore extend our visas. Petra would also have to postpone her driving test to obtain her license. The diligent official brought us a telephone with which to make international calls so that Petra could call the driving school in Italy and cancel her exam. Nobody answered and only then did we remember that it was Sunday, a weekday in Iran where the day of rest is Friday. Petra however managed to contact a family member who could do it for her. The following day I started rehearsing with the Tehran Symphony, which is located close to the embassies. The program included Western music and a piece by the Iranian composer Loris Tjeknavorainche, who I had the honour of meeting on that occasion. The conductor was Nazanin Aghakhani who was expecting a baby at the time. Fattaneh had the Daphne 47 harp brought over to the orchestra headquarters for the occasion. One day I escaped a terrible attack against the Iranian president. We found out from our Italians relatives that a bomb had been detonated in Tehran, under a car which was supposed to transport the president and that was parked near the headquarters of the orchestra. The local media did not mention the news, but we found out from our relatives that the explosion had occurred a few minutes after the departure of my taxi. After having given our much appreciated concert with the Iranian Orchestra, postponed Petra’s driving test, obtained our visa prolongation, changed our plane tickets, informed our families, we gave in Nihavaran the concerts that conquered Tehran. The project was now successfully launched, the harp was reborn in Iran. We returned to Italy, ours was just a goodbye. I filmed dozens of my harp lessons with Fattaneh so that she could continue to study alone for a month before joining me in Italy and before my next trip. We agreed that she would start by teaching adults and not children because she was still a beginner, and although she was progressing quickly, teaching and training a child was a big responsibility. However, to allow our project to be definitively launched we could not ignore the requests of lessons from future harpists. To thank us Fattaneh bought three gold chains and we wore one each.

Goodbye Iran!!

Concerto a Shiraz presso la Hafez Hall

Saggio delle allieve di arpa al Pars Music Institute di Teheran

Dicembre 2010 – Gennaio 2011

La scuola Pars Music Institute di Teheran è stata da subito frequentata da molte studentesse di arpa. L’aula destinata alle lezioni di arpa era stata decorata da un quadro che ritraeva Judit Liber, immensa arpista di cui ho avuto l’onore di seguire delle Master classes. Il poster era stato acquistato dal Direttore durante uno dei suoi viaggi all’estero. Ho tenuto lezione presso il Pars Music Insitute di Teheran alle allieve di Fattaneh che aveva iniziato a seguire anche delle giovanissime arpiste e tenuto un concerto. Anche le arpiste hanno avuto la possibilità di cimentarsi nel loro primo saggio ed ho festeggiato con loro il mio 27 esimo compleanno.

Una volta rientrate a Shiraz ho conosciuto Ali Radman, Direttore del reparto di Musica dell’Università di Shiraz e Ali Barrami musicista di strumenti tradizionali iraniani. Radman aveva composto un brano per arpa e strumenti tradizionali persiani e mi ha chiesto di eseguirlo in concerto.

Dal momento che, per motivi religiosi, in quel periodo dell’anno in Iran erano vietati i concerti pubblici, il concerto si è tenuto privatamente. Molte case Iraniane prevedono uno spazio comune ai condomini allestito a salone dove su prenotazione possono svolgersi manifestazioni private. Il pubblico aveva ricevuto quindi un invito personale e sono stati molti, purtroppo, gli esclusi che ci hanno chiesto di replicare in molte occasioni private.

Tornata in Italia per continuare a seguire le mie allieve italiane, sono raggiunta in primavera da Fattaneh che ha conseguito il 2° grade in arpa rilasciato dall’ ABRSM (Associazione britannica che rilascia certificazioni musicali internazionali). Fattaneh è una musicista che conosce il suo paese, i suoi connazionali e che ha avviato con successo un grandioso progetto. Nell’estate del 2011 Petra ed io torniamo in Iran per continuarlo. Abbiamo nuovamente tenuto concerti a Teheran e Shiraz e anche le allieve si sono esibite sia individualmente che in ensemble. Ho potuto constatare che Fattaneh stava eseguendo un ottimo lavoro.

A fine estate siamo rientrate in Italia. L’arrivederci è nuovamente per il periodo di Natale. Nel frattempo, come di consuetudine Fattaneh mi ha raggiunto a Cuneo, per continuare le lezioni nell’autunno. Purtroppo le tensioni internazionali concernenti la bomba atomica non hanno reso un ulteriore mio viaggio sicuro e sono stata costretta ad annullarlo. Sarà nuovamente Fattaneh a venire in Italia successivamente. Nell’estate 2012 aspettavo il mio primo bambino, Lorenzo, le nausee non mi davano pace, facevo il possibile per garantirle delle buone lezioni, come anche nell’inverno, quando oramai il pancione era enorme e proprio mentre le tenevo lezione a casa mia ho avuto un mancamento perchè il mio cucciolo si era girato o simili come mi aveva spiegato la ginecologa. Con la gravidanza e la nascita del mio primo figlio le trasferte in Iran sono diventate veramente complicate, così, per permetterle di continuare a sviluppare lo splendido progetto, le ho suggerito di invitare Roberta Alessandrini, la mia insegnante di arpa al Conservatorio di Trento, che con entusiasmo e passione ha accettato di portare avanti il progetto.

Nel 2012 ho eseguito a Cuneo in prima assoluta “My Ethernity” un brano dedicatomi dal compositore Iraniano K. Keshavarz.


Questo articolo é stato pubblicato da
Redazione Redazione di IN CHORDIS, la rivista online dell'Associazione Italiana dell'Arpa.