Particolarmente intensa e ricca di emozioni la giornata dedicata all’arpa ospitata dal Conservatorio Arrigo Boito di Parma sabato 25 ottobre 2014, alla quale hanno partecipato numerosi studenti e docenti di arpa di varie scuole.
Marianne Gubri ha aperto il ciclo di conferenze tratteggiando con fine competenza e chiara esposizione, aspetti significativi della storia dell’arpa rinascimentale, barocca e a movimento semplice, alla luce della preziosa collezione di strumenti, dipinti e manoscritti conservati presso il Museo Internazionale della Musica e Biblioteca di Bologna. Sulla base di questo soggetto, ci ha illustrato ampiamente come si suonavano queste arpe e come venivano utilizzate. Le immagini che abbiamo visto, sono il frutto di un’accurata ricerca che speriamo di poter condividere anche sulla nostra rivista In Chordis.
Marianne fa parte del comitato artistico dell’associazione Italiana dell’Arpa.
Diplomata in arpa celtica nel 1997 al Conservatorio di Lannion, in seguito ha studiato arpa medievale, rinascimentale e barocca presso il Centre de Musique Medievale di Parigi, il Conservatorio di Tours e il Conservatorio di Verona diplomandosi nel 2002. Ottiene nel 2002 la Laurea in Musicologia presso il Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance – Università di Tours con una tesi su una ricerca effettuata presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia sull’iconografia musicale delle cantatrici italiane nel Seicento. Dal 2004 al 2008 ha collaborato col Museo della Musica di Bologna. E’ stata docente di arpa rinascimentale al Conservatorio di Ferrara dal 2006 al 2008 ed insegna l’arpa celtica, rinascimentale e classica alla Scuola di Arpa “Arpeggi” di Bologna da lei fondata nel 2008. Si esibisce in numerosi concerti e tournées internazionali, come solista, in duo, in formazioni cameristiche e orchestrali (Accademia degli Astrusi, Ens. Doulce Mémoire, Concento Ecclesiastico, Korymbos, Armonia delle Sfere…) Ha preso parte a diverse incisioni di musica antica e ottocentesca tra cui, di recente, a un CD di arie per soprano e arpa con composizioni Isabella Colbran, all’integrale delle Arie da camera di Gaspare Spontini e all’integrale delle Arie di Girolamo Frescobaldi.
Il nostro viaggio attraverso il racconto, la musica e le immagini ha attraversato anche l’Ottocento, secolo dei grandi virtuosi napoletani d’arpa, autori oltre che interpreti: Filippo e Alfonso Scotti, Michele Albano,Sebastiano e Giovanni Caramiello, Felice Lebano, eredi ideali della già acclamata scuola napoletana cinquecentesca capeggiata da Gian Leonardo dall’Arpa.
Le loro composizioni, che si ispiravano alle opere liriche predilette dal pubblico e ai temi della tradizione popolare napoletana, oggi stanno tornando ad essere molto apprezzate nelle sale da concerto.
Sara Simari ha letteralmente incantato i presenti presentando un aspetto particolarmente significativo della storia dello strumento, attraverso rare immagini, frutto di un’accurata ricerca , dimostrando una competenza ammirevole, anche riguardo l’arpa viggianese, strettamente connessa alla scuola napoletana.
Sara Simari ha appena ultimato la registrazione del CD “Rimembranze di Napoli” un prezioso documento sull’arpa al Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli ed è membro del Comitato Artistico dell’Associazione Italiana dell’Arpa.
Laureata in arpa con il massimo di voti e la lode presso il Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia, successivamente si perfeziona con Mirella Vita, David Watkins e Nicanor Zabaleta (in Spagna e Svizzera) e in musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole. La sua attività concertistica la vede spesso ospite, in Italia e all’estero, di festivals quali Festival dei Palazzi e Festival Le Notti bianche di San Pietroburgo, Festival di Spoleto, Festival Taormina Arte, Festival Mundi e Festival Musica d’Oggi di Roma, Sorrento Classica, Festival Internazionale di Musica Sacra in Città del Vaticano, Festival Ciemme-Mozart di Losanna, Festival di Zumaja e Festival di Deba in Spagna, Festival Fire & Ice di Copenaghen. Il suo repertorio spazia dalla musica antica alla musica contemporanea ed è interprete di rilevanti prime assolute. Laureatasi in Musica, Scienza e Tecnologia del suono con la tesi di ricerca “l’Arpa nel sud Italia”, la sua produzione discografica vanta autentiche rarità, come il CD “Rimembranze di Napoli, l’arpa al Conservatorio S. Pietro a Majella tra ‘800 e ‘900″ e prime esecuzioni di F. Cilea, S. Mercadante, A. Rendano. Ha ricoperto il ruolo di prima arpa con la Roma Sinfonietta, l’Officina Musicale Aquilana, l’Orchestra Da Ponte, l’Orchestra Romana Internazionale, la Sinfonica Aquilana e l’Orchestra Philharmonia Mediterranea, con la quale collabora da quasi un trentennio. Ha eseguito importanti concerti solistici di repertorio, dal barocco al repertorio moderno-contemporaneo, e vanta un vasto repertorio orchestrale lirico-sinfonico. Si è esibita nell’ambito di molte trasmissioni radiofoniche/tv,per diverse emittenti, tra cui le reti Raiuno, Rai International e le reti Mediaset. Ha inciso per le etichette discografiche Bongiovanni, Warner Fonit, Edipan, La Bottega Discantica e Discoteca di Stato.
Nel 2009 ha fondato l’ensemble “Incanti d’Arpe” che dirige regolarmente e con il quale ha realizzato i CD “My dancing Harp”, Viaggio nel musica del mondo e “Il Canto della cinciallegra”, che indagano i diversi ambiti del repertorio arpistico di tutto il mondo.
Ha pubblicato opere didattiche, come Guida al repertorio per arpa ed Esercizi giornalieri oltre diverse composizioni per arpa sola e per ensemble d’arpe. Tiene corsi di perfezionamento in Italia e all’estero unitamente a seminari e conferenze-concerto attinenti a particolari produzioni storiche ed all’evoluzione del repertorio arpistico. Attualmente è docente di arpa presso il Conservatorio di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia.
Gradita ospite della Rassegna di conferenze, Elena Zaniboni, ha raccontato la vita e le straordinarie esperienze musicali della sua insegnante, Clelia Gatti Aldrovandi (1901-1989), una delle figure più significative del panorama arpistico italiano del XX secolo, dedicataria delle maggiori composizioni di Hindemith, Casella, Rota, Castelnuovo-Tedesco, Vlad, Pizzetti, Petrassi,Pannain, Mortari, Chailly, Zafred. Davvero significative le fotografie e i documenti che abbiamo avuto il piacere di condividere, insieme a una grande emozione…e commozione.
Elena Zaniboni ha inoltre presentato il suo libro “Le corde dell’Anima” (Curci, 2014), raccontando, attraverso immagini e documenti, i momenti salienti della sua vita musicale.
Elena Zaniboni, membro del comitato d’onore e presidente onorario dell’associazione italiana dell’arpa, è nata ad Alessandria (Italia) si è esibita per la prima volta in pubblico all’età di sette anni, diplomatasi a sedici anni e perfezionandosi poi con C. Gatti Aldrovandi e Nicanor Zabaleta.
Concertista di fama internazinale, vincitrice di numerosi e prestigiosi premi, ha dato concerti in tutto il mondo: dal Maggio Musicale Fiorentino allo Schönbrunn Palace di Vienna, dal San Carlo di Napoli alla Filarmonica di Katowice, dall’Accademia di Santa Cecilia in Roma a La Fenice di Venezia, dalla Schönberg Hall di Los Angeles allaWigmore Hall di Londra suonando con direttori del calibro di Claudio Abbado, Peter Maag, Zdenec Macal, Mario Rossi, Sandor Vegh etc.
Tappe miliari della sua carriera sono il recital di arpa alla Scala di Milano ed alla Carnegie Hall di New York.
Ha suonato il Concerto di Mozart K299 anche al Mozarteum di Salisburgo e durante una tournée in Russia“Fragmentations” di Bussotti per due arpe ed un solo esecutore. E’ stata in tournée in Giappone, in Cecoslovacchia, nella Loira, negli USA ed in Brasile.
Il suo repertorio, eccezionalmente vasto, spazia dalle origini della letteratura arpistica alle più ardite espressioni della musica contemporanea. Ospite nei vari Festivals, ha tenuto a battesimo ventidue opere scritte per lei dai più noti musicisti d’oggi.
Docente del corso di perfezionamento di Arpa presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma dal 1980 al 2006, è regolarmente invitata nella giuria dei concorsi internazionali. Incide per Fonit Cetra, Edi-Pan, Frequenz e Xenam Music. E’ presente nell’Enciclopedia dei Musicisti della UTET, della De Agostini, nel Grove, nella Garzantina, nel Who’s who in Italy e nel dizionario enciclopedico della Rizzoli Larousse.
Al termine della conferenza, Carlotta Gambarelli, allieva della classe di arpa del Conservatorio A.Boito, ha eseguito “Sarabanda e Toccata” la composizione che Nino Rota dedicò a Clelia Gatti Aldrovandi.
Dal novecento storico, siamo passati all’arpa elettrica, elettroacustica, al live electronics, arpa midi e uso di computer, con Raoul Moretti, uno degli arpisti emergenti delle nuove generazioni, ospite dei maggiori Festival d’Arpa del mondo. Raoul ha illustrato le straordinarie possibilità che le tecnologie possono fornire a supporto dello strumento.
Raoul Moretti con Vincenzo Zitello, prima del concerto-conferenza
Raoul Moretti, membro del Comitato Artistico dell’Associazione Italiana dell’Arpa, è uno degli arpisti più versatili e sperimentali con un approccio molto originale allo strumento. Tale approccio, negli anni, lo ha condotto a sviluppare un percorso artistico alla ricerca di uno stile personale. I numerosi interessi lo hanno portato a confrontarsi con numerosi mondi musicale e altre forme di arte, dando vita spesso a progetti davvero unici nel panorama musicale.
Tra le collaborazioni ricordiamo lo showman Fiorello, il comico Leonardo Manera, il cantante Beppe Dettori, l’attrice Isabella Carloni, la scrittrice Michele Murgia, i videoartisti, Olo Creative Farm, il Teatro Piccolo, l’arpista Vincenzo Zitello, la band Vad Vuc.
Ha suonato nei più importanti festival internazionali di arpa in Italia ed in altri Paesi, quali Svizzera, Francia, Belgio, Cina, Paraguay, Cile, Brasile e Australia.
Al termine del concerto-conferenza di Raoul Moretti , l’arpista Agatha Bocedi, allieva del Conservatorio A.Boito, ha eseguito The Colorado Trail di Marcel Grandjany.
La Rassegna si è conclusa con la relazione di Nicoletta Sanzin, membro del Comitato Artistico dell’Associazione Italiana dell’Arpa e autorevole rappresentante dell’Italia al World Harp Congress, l’evento arpistico più importante del mondo , Nicoletta Sanzin c.i ha offerto un resoconto ,con l’ausilio di immagini audiovisive ,dell’ultimo Congresso Internazionale di Sidney (luglio 2014). Una .grande opportunità per gli arpisti che non hanno potuto partecipare, per recepire le nuove idee intorno al nostro strumento e per conoscere questa grande festa dell’arpa. Nicoletta ha raccontato anche le origini della manifestazione e ha delineato i contenuti della rivista World Harp Congress Review.
Diplomata col massimo dei voti e lode presso il Conservatorio J.Tomadini di Udine sotto la guida della Prof. P.Tassini si è successivamente perfezionata negli USA con E.Malone e S.Mc Donald; in Italia con E.Zaniboni all’Accademia di S.Cecilia dove ha conseguito il diploma col massimo dei voti,lode e borsa di studio della SIAE. Ha vinto premi in numerosi concorsi nazionali e internazionali (Primo premio al Concorso internazionale “E.Porrino” di Cagliari, UFAM Parigi, Città di Stresa, Salvi ecc); è stata finalista al concorso del Teatro alla Scala. Si è esibita con successo ai World Harp Congress di Vienna, Parigi e Dublino e ai Simposi Europei dell’arpa a Norimberga come solista e a Perugia in duo col clarinetto (N.Bulfone). Ha collaborato con numerose orchestre (Teatro Verdi Trieste, Sinfonica RAI di Roma , La Scala, Filarmonia Veneta, Opera di Lubiana, Moscovia Chamber Orchestra, RTV Slovena, Città di Adria, Orchestra di Benevento, Virtuosi Italiani, Orchestra Mozart ecc) ed è stata diretta da Maestri quali R.Muti, E.Inbal, Y.Temirkanov, S.Castriota, E.Bronzi, S.Argiris, D.Oren, G.Garbarino, J.Cassadessus ecc.. Dal 1995 al 2001 dopo aver vinto concorso internazionale, è stata Prima arpa della Slovenska Filharmonija di Lubiana con cui si è spesso esibita anche come solista (W.A.Mozart Concerto KV 299- M.°R.Barsaj; R.Glière Concerto M° M.Letonja, W.Lutoslawski Doppio concerto per arpa e oboe e orchestra M° S.Sanderling, registrazione CD del Concerto per arpa e orchestra di L.M.Skerjanc ecc.) e dove ha suonato sotto la direzione di Maestri quali S.Baudo, G.Pehlivanian, C.Kleiber, M.Letonja, M.Horvat, C.Harding. L.Hager, H.Haenchen, P.Fourniellier, J.Cura ecc. E’ invitata a suonare come solista e in gruppi cameristici in importanti festival in Italia e all’estero (Unione Musicale di Torino, Perugia classico,Festival Donizetti di Bergamo, Associazione Venezze di Rovigo,Mittelfest, Amici della musica di Padova, Gioventù musicale, Purcell Room, Ohrid Festival, Festival Zagreb,Summer Festival Ljubljana, Neuebuehne, Società Veneziana dei concerti, Teatro Comunale Benevento, Sale Apollinee della Fenice, Festival MITO, Pavillion Sevres, Ferrara Musica, September Maribor..). Registra regolarmente per radio e TV e ha all’attivo numerosi CD(Between, Collage, Nuances, Fior di virtù, Viatores, Open rite..).Molto attiva anche nel campo della musica contemporanea, ha eseguito in prima esecuzione brani composti per lei e collabora stabilmente con lo Slowind Quintet di Lubiana e con l’ExNovo Ensemble di Venezia. Nel 2003 ha ottenuto il Diploma del Metodo Suzuki. Ha insegnato nei conservatori di Udine, Trieste,Matera e Sassari; attualmente è docente di arpa presso il Conservatorio N.Sala di Benevento e la Scuola di Musica S.Cecilia a Portogruaro. E’ inoltre invitata in giurie di concorsi, tiene masterclass, collabora con la rivista arpistica In Chordis ed è la corrispondente italiana del World Harp Congress Review.Da luglio 2011 è membro del Board of Directors del World Harp Congress, in rappresentanza per l’Italia.
Sembra che una delle peculiarità del Congresso sia quella di presentare l’arpa abbinata a strumenti e generi insoliti.
Perfettamente in linea, al termine dell’intervento, l’esecuzione di un brano composto dal fisarmonicista Andrea Coruzzi (Tango para mi Hermana) che si è esibito in duo con l’arpista Matteo Carbone, entrambi giovanissimi allievi del Conservatorio A.Boito.