Care/i arpiste/i, vorrei fare alcune considerazioni sul mondo di ieri e quello di oggi. Le lettere che vi ho mostrato ( Zabaleta, Cicognari, Giannuzzi, Suriani etc,) dimostrano come la corrispondenza raccontasse una vita. Potrei mostrarvene altre. Per esempio quella del Ministro della Pubblica Istruzione del 20 settembre 1955, anno in cui mi sono diplomata
Il biglietto firmato da Lucile Johnson, Ann Sockton, Carmen Petra Basacopol , Nicanor Zabaleta, Arie Vardi,Eileen Malone (1959), Phia Berghout e altri.
Ho lettere di Liliana Pannella, quando stava organizzando il concorso Valentino Bucchi.
Ho lettere di Clelia Gatti Aldrovandi durante 40 anni di vita, in cui, oltre a fatti musicali, mi confidava i suoi dolori e preoccupazioni per la figlia Vanna. Per non parlare delle lettere di Pierre Jamet, che mi scriveva molte lettere anche da Gargilesse.
Ho la lettera del m° Luciano Chailly che m’invitava a dare un concerto in televisione. Adesso, con il PC, si scrive una lettera, si risponde e poi si cancella. Non rimane una traccia umana. Viene tutto affidato ai social. Per questo guardo con nostalgia a quelle lettere che mi fanno rivivere i sentimenti della vita.
Elena Zaniboni