di Alessandra Ziveri
Mi sono diplomata con i corsi tradizionali molti anni addietro e quando uscì la Riforma dei Conservatori con l’inserimento dei nuovi corsi di Biennio per la Laurea di Secondo Livello decisi di frequentare il corso di Arpa.
Alla fine dei due anni di studi (A.A. 2006/2007) come da regolamento bisogna sostenere la tesi che si compone di una parte esecutiva, in cui è richiesta l’esecuzione di un concerto per arpa ed orchestra, e da un elaborato scritto che viene discusso in sede di esame con la commissione esaminatrice.
Dopo il percorso svolto seguita dalla Docente Emanuela Degli Esposti, titolare della cattedra di Arpa al Conservatorio di Musica A. Boito di Parma, decidemmo di concludere gli studi portando all’esame due autori a me molto cari, W.A.Mozart e Carlos Salzedo, due grandi compositori, musicisti, uno anche arpista che riuscimmo a legare nonostante le loro diversità.
All’esame di laurea come prassi esecutiva stabilimmo di eseguire il Concerto in Do maggiore per arpa flauto e orchestra KV 299 di Mozart nella sua versione ‘originale’, usando la spartito edito da Breitkopf & Hartel 3095, N.L. 16065 con riduzione pianistica della parte orchestrale e, di Salzedo, ‘Scintillation’.
Tra i due autori il legame diventa il Concerto in Do maggiore scritto da Mozart a Parigi nel 1778 su commissione del Duca di Guines, un flautista non professionista la cui figlia sembra fosse una splendida esecutrice all’arpa. Salzedo fece una revisione di questo concerto apportando modifiche alla parte dell’arpa, cambiamenti a volte molto radicali ed a volte solo indicativi per le diteggiature, allo scopo di facilitare o rendere più agevole l’esecuzione di alcuni passaggi sullo strumento. Ai tempi di Salzedo non era così inusuale trascrivere e modificare anche completamente, importanti composizioni, basti pensare per esempio, alla revisione che fece Marcel Grandjany della Sonata in Sol di C.Ph.E. Bach o del Concerto in Si bemolle di G.F.Haendel di cui anche Salzedo fece una sua versione. Sono le modifiche apportare alla parte arpistica da Salzedo al Concerto di Mozart, che decido di prendere in considerazione per l’elaborato scritto. La tesi quindi non ha come scopo la ricerca o l’analisi della forma o esaminare se le modifiche apportate al testo d’origine siano in stile o meno ma, la pura comparazione del lavoro svolto da Salzedo sulla parte dell’arpa rispetto alla scrittura originaria di Mozart.
La finalità diventa quindi quella di portare a maggiore conoscenza e consapevolezza dell’esistenza di questa elaborazione di Salzedo trovando ed evidenziando le battute differenti nelle due versioni, sottolineandone i cambiamenti in modo neutrale e discreto, lasciando ad ogni singolo esecutore la facoltà di decidere a quale delle versioni avvicinarsi per lo studio e l’esecuzione o semplicemente se ci sia qualcosa di personalmente utile ed interessante nella revisione Salzediana a cui poter attingere. La parte utilizzata per la comparazione (oltre alla Breitkopf & Hartel sopra citata) è l’edizione del ‘Concerto in C Major for flute, harp and orchestra or flute harp and piano’, San Antonio Texas, Southern Music Company 1958 in cui la parte orchestrale è ridotta per pianoforte.
Le modifiche apportate, come dicevo sopra, possono avere diverse funzioni, dalla semplificazione tecnica, alla migliore resa sonora al semplice cambiamento grafico per facilitarne la lettura questo perché, essendo Salzedo arpista, ha lavorato sui vari aspetti inerenti lo strumento, dall’esecuzione, alla resa sonora, alla scrittura.
Alla fine del lavoro si possono contare in totale circa 90 battute riviste da Salzedo di cui 34 nel primo tempo ‘Allegro’, 26 nel secondo tempo ‘Andantino’ e 27 nel terzo tempo ‘Rondo Allegro’.
Volendo in qualche modo sintetizzare la comparazione potremmo dire che le modifiche fatte rispetto al testo originale si possono suddividere in 22 battute con modifica ‘Importante’, 36 con modifica ‘Media’ e 31 con una modifica ‘Leggera’.
Per maggiore chiarezza viene intesa una modifica ‘Importante’ quella così considerevole che arriva quasi a stravolgere il teso originale sia per forma di scrittura, tecnica, esecuzione e risultato sonoro; ‘Media’ è stata considerata quella modifica che influisce anch’essa sulla scrittura, tecnica e risultato sonoro ma senza distaccarsi troppo dall’idea originale; ‘Leggera’ quella modifica che poco, o quasi nulla, dista dalla scrittura iniziale, come per esempio un semplice cambio grafico di scrittura piuttosto che il riempimento di accordi o comunque tutto ciò che di per se non distorce la composizione nella sua idea primaria.
Il risultato della tesi finale si compone di una prima parte in cui viene descritta ed illustrata la vita di Salzedo, talentuoso e particolare arpista,concertista, didatta e compositore, che ha segnato il percorso di evoluzione dello strumento nelle possibilità timbriche e tecniche; la sezione centrale sviluppa la comparazione del concerto nelle versioni prese in esame, e la terza parte che conclude il lavoro,riporta la lista delle composizioni divise per organico, brani originali e trascrizioni in ordine alfabetico che fece Salzedo durante tutta la sua attività.
A titolo esemplificativo vi riporto una pagina della tesi e del lavoro svolto :
Concerto per Arpa, Flauto e Orchestra in Do maggiore KV 299
di Wolfgang Amadeus Mozart
Secondo tempo
“ Andantino “
Battute 44 45 46
MOZART
SALZEDO
Il cambiamento apportato a queste battute è molto evidente: viene completamente eliminata la parte di basso albertino della mano sinistra presente nella versione originale di Mozart; questo perché Salzedo consiglia l’esecuzione dei trilli con entrambe le mani in modo da avvicinarsi il più possibile alla leggerezza ed alla fluidità che contraddistingue il flauto in questi passaggi.
Nella riduzione per pianoforte della parte orchestrale, il basso albertino eliminato da Salzedo, viene affidato al pianoforte.
In tutto il secondo tempo, come vedremo negli esempi riportati a seguito, tutti i trilli saranno annotati per l’esecuzione a due mani.
La tesi è depositata presso il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito “ , una copia è stata data alla Professoressa Emanuela Degli Esposti, relatrice del lavoro. Chiunque fosse interessato a questo lavoro per semplice curiosità o per ampliare ed approfondire questo argomento può richiederne la consultazione.
Le parti utilizzate per lo svolgimento della tesi sono :
Wolfgang Amadeus Mozart : Konzert fur Flote, Harfe un orchesterC-dur kv 299 (297c),
Wiesbaden, Germany, Breitkopf & Hartel 3095, N.L. 16065
Wolfgang Amadeus Mozart : Concerto in C Major for flute, harp and orchestra or flute
harp and piano, San Antonio Texas, Southern Music Company 1958
I testi e siti internet utilizzati per la ricerca biografica sono :
Alba Novella Schirinzi, L’arpa, storia di un antico strumento, Milano, Edizioni Carisch, 1961
Alice Giles , The Summer Harp Colony of America – The Salzedo School, in “ Eolus Bulletin” Automne 1995, pp 36 37
Alison Simpson, Alice Chalifoux, in “American Harp Journal ”, Vol 8, No 3, Summer 1982, pp 3-5
American Harp Journal, http://www.harpsociety.org 16/06/2007
Annie Glautter, Dictionairre du répertoire de la harpe, Paris, CNR S Editions, 2003
Blanda Bagatti, Arpa e Arpisti, Piacenza, Società Tip. Editoriale Porta, 1932
Dewey Owens, Carlos Salzedo: From Aeolian To Thunder, Chicago, Illinois, USA, Lyon & Healy Harps, Inc 1993
Grove Music Online, www.grovemusic.com 14/06/2007
HarpColumn.com, http://www.harpcolumn.com/ 16/06/2007
ICCU, Istituto Centrale per i catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le informazioni Bibliografiche, www.opac.sbn.it 14/06/2007
Internet Culturale, www.internetculturale.it 16/06/2007
Marjorie Call, Salzedo’s Later Thoughts on His Variations, in “American Harp Journal “, Vol 8 No 1, Summer 1981, pp15-17
The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Stanley Sadie, London, Macmillan Publishering 2001
Roslyn Rensch, Harps and Harpists, Bloomingtoon, Indiana University Press, 1998
Salzedo and Ravel, in “Eolus Bulletin “, Spring 1995, pp 11 12
Sam H. Shirakawa, A Conversation with Lucile Lawrence, in“ American Harp Journal ”, Summer 1988, pp 3 – 13
Theodore W. Libbey, Carlos Salzedo: A Centennial Perspective, in “ American Harp Journal” Vol. 10 No. 1 Summer 1985 pp 3-20
Wikipedia The free Enciclopedia, http://en.wikipedia.org/wiki/Carlos_Salzedo , 16/06/ 2007