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Musica preziosa di Giovanni Caramiello

La “Rimembranza di Napoli” di Giovanni Caramiello è uno dei brani italiani che il Comitato Artistico dell’Associazione ha scelto di inserire nel programma del prossimo Concorso Internazionale “Suoni D’Arpa”. Erano diversi anni che si richiedeva la pubblicazione di almeno una delle composizioni di questo straordinario musicista, molto amato dagli arpisti. Finalmente, grazie a Letizia Belmondo, che da molto tempo esegue i suoi brani,  e a Sara Simari, che ha compiuto ricerche approfondite su questo repertorio, la direzione della Ut Orpheus ha accolto la richiesta di Emanuela Degli Esposti di inserirlo a pieno titolo nel catalogo.

caramiellofoto

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Ecco una sintetica presentazione di Sara Simari, che troverete molto più dettagliata nello spartito.

La popolarità che l’arpa godette nel Regno di Napoli produsse un humus propizio per la nascita della scuola napoletana di arpa a pedali a movimento doppio ad opera di Filippo Scotti, primo docente di arpa del Real Conservatorio San Pietro a Majella, istituto nel 1826 accogliendo in se il prezioso patrimonio musicale dei quattro gloriosi conservatori preesistenti.

Eredi ideali dell’acclamata scuola napoletana rinascimentale e barocca, i grandi virtuosi della scuola napoletana ottocentesca furono brillanti interpreti applauditi in tutta Europa, fino in America, Russia e Australia.

Sedotti dalla vivacità e competenza strumentale della nuova scuola, molti compositori, stanziati in una Napoli brulicante delle più variegate attività musicali, dedicarono all’arpa pagine importanti, dal solismo fino al repertorio orchestrale (come G. Rossini e G. Donizetti) e tra gli autori si distinguevano anche molti arpisti.

Caramiello frontespizio Rimembranza web

Frontespizio dell’epoca

In quel tempo, la produzione arpistica si arricchì di repertorio che, come voleva la moda dell’epoca, si ispirava alle arie operistiche quanto alle canzoni più in voga.

Esemplare è la composizione Rimembranza di Napoli, Fantasia per Arpa sopra motivi popolari, Op. 6, del 1877.

Caramiello in alta tenuta

L’autore è il napoletano Giovanni Caramiello, acclamato arpista e compositore, fecondo docente del Real Conservatorio San Pietro a Majella dal 1886 al 1915. La rinomanza di esimio insegnante gli valse diverse onorificenze come quella dell’Ordine della Corona d’Italia, di Cavaliere e di Console onorario del Montenegro.

Ebbe una nutrita schiera di allievi che intrapresero carriere brillanti anche fuori dai confini nazionali; tra questi spiccano il viggianese Salvatore Mario De Stefano, Albert Salvi, Carlo, Cesare e Augusto Sebastiani. Tra le numerose allieve vi era anche la Regina Elena del Montenegro consorte di Vittorio Emanuele III.

Giovanni Caramiello è autore di una copiosa produzione, edita e non, prevalentemente destinata all’arpa sola, duo per arpa e pianoforte, mandolino e arpa, e diversi concerti per arpa e orchestra. Le composizioni sono in buona parte fantasie, pout-pourri, variazioni ispirate a celebri temi del repertorio operistico o canzoni popolari.

La fantasia Rimembranza di Napoli, dedicata Alla Signorina Giovannina de’ Marchesi D’Isastia, è un’intelligente elaborazione di due celeberrime canzoni napoletane note in tutto il mondo: Fenesta che lucive e Santa Lucia. 

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Interpretazione di Letizia Belmondo

 

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Questo articolo é stato pubblicato da
Redazione Redazione di IN CHORDIS, la rivista online dell'Associazione Italiana dell'Arpa.