RICORDANDO RUDOLPH FRICK
Dornach è un paesino presso Basilea. Ai piedi di una collina punteggiata di case dalla forma bizzarra, costruite decenni fa su ispirazione di Rudolph Steiner, sorge una chiesetta impreziosita da un barocco sobrio.
La sera dell’8 gennaio, sotto una lieve cascata di neve a fiocchi, un gremito pubblico si è riunito ad ascoltare le note di vari artisti. L’occasione era speciale: esattamente tre anni prima spirava Rudolph Frick, uno dei fondatori dell’Associazione Svizzera dell’Arpa.
Olga Bernasconi, promotrice e organizzatrice della serata, ha tessuto con intensa partecipazione il filo conduttore della serata. Le sue mani hanno fatto risuonare con trasporto musiche di Tournier, Massenet e Atwood, mentre le sue parole hanno descritto con vivacità il coinvolgimento di Rudolph Frick in numerose Associazioni da lui fondate (Centro Internazionale dell’Arpa, Società Svizzera per la Musica d’Arpa, Società Internazionale “Erard”, Studio per la Storia dell’Arpa, Società Internazionale “Salzedo”, Rivista “Harpa”, Pagina web “harpa.com”). Il Sig. Urs Schumacher, amico di vecchia data, ha raccontato con umorismo sottile episodi della vita di Rudolph Frick, per esempio di un concerto eseguito da una giovane virtuosa di arpa cinese, un’arpa che apparentemente ha il potere di avvolgere l’auditore nelle sue spire, come per magia.
Diversi solisti d’arpa si sono susseguiti con brani ora meditativi e melanconici, ora ricchi di brio: Nicola Hanck ha eseguito con intima maestria “Nocturne” dalla Suite di David Watkins e “Les Follets” di Hasselmans. Chantal Mathieu ha interpretato con brillante trasporto tre tempi dalla Suite 2006a di J. S. Bach e musiche di Tournier in duo con il giovane arpista Lysander Parodi-Delfino. La sveglia alle tre del mattino e le sei ore di viaggio non hanno minimamente scalfito la solare interpretazione di “Viejo Zortzico” che ci ha regalato Emanuela Degli Esposti. Due canzoni popolari per arpa trascritte da Junghae Lee, cantate e suonate dalla sottoscritta, hanno aggiunto una sfumatura orientale a un concerto già emozionante e vario.
Infine Imme Sophia Atwood , amica e professoressa d’arpa di Rudolph Frick, è stata doppia protagonista in qualità di oratrice e di compositrice: con parole di sincero affetto ha ripercorso il cammino di Rudolph Frick lungo il sentiero dell’arpa e il suo brano “Cigni” per due flauti e arpa, eseguito con delicata precisione da Pedro Guiraud, Micaela Grau Duran e Olga Bernasconi, ha incorniciato una gran bella serata.
Consuelo Giulianelli
Presidente dell’Associazione Svizzera dell’Arpa
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