Il 25 febbraio 1940 nasceva Judith Liber.
Judith Liber è stata una delle persone più importanti della mia vita, era come se facesse parte della mia famiglia. Ho accettato di scrivere di lei, ma è presto perchè mi sento ancora sconvolta dalla sua morte improvvisa. Avrei voluto rivederla e se non fosse stato per il Virus Covid, sarei andata in Israele dove l’avevo incontrata la prima volta nel 1981 grazie al maestro Zubin Mehta che la considerava la migliore arpista del mondo. Ho studiato con lei tanti anni e sono stata sua assistente alle master class fino al 2013. Judith ha formato generazioni di arpisti, lasciando a ciascuno preziosi insegnamenti. Aveva un suono bellissimo, la sua interpretazione del concerto di Ginastera e di altri brani del repertorio arpistico restano delle pietre miliari, inoltre aveva un immenso talento come insegnante, un grande amore per i suoi allievi, una straordinaria empatia con tutti noi. La porterò sempre nel cuore e tra qualche tempo cercherò la forza di scrivere ciò che è stato, anni importanti e meravigliosi. Mi manca molto Judith. Consiglio a tutti di leggere il suo libro “The power of Music” (Tremezzo, 2007) nel quale troverete molte immagini e notizie sulla sua attività artistica e didattica. (Emanuela Degli Esposti)
Judith Liber was one of the most important person in my life, like she was part of my family. I agreed to write now about her, but it’s early because I still feel shocked by her sudden death. I would have loved to see her again and if it had not been for Virus Covid, I would have gone to Israel where I had met her for the first time in 1981, thanks to Zubin Mehta, who considered her the best harpist in the world. I studied with her for many years and was her master class assistant until 2013. Judith has trained generations of harpists, leaving each one precious teachings. She had a beautiful sound, her interpretation of the Ginastera concert and other pieces of the harp repertoire remain “milestones”. She also had an immense talent as a teacher, a great love for her students, an extraordinary empathy with all of us. I will always carry it in my heart and in some time I will seek the strength to write what has been, our important and wonderful years. I miss Judith very much. I recommend everyone to read her book “The power of Music” (Tremezzo, 2007) in which you will find many images and news on his artistic and didactic activity (Emanuela Degli Esposti)